Qualcosa si muove in tema di riforma fiscale richiesta a gran voce dalla categoria dei commercialisti. Nella giornata di mercoledì 30 giugno le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno approvato – al termine dell’indagine conoscitiva – il documento conclusivo che servirà da indirizzo politico al Governo per la predisposizione della legge delega sulla riforma fiscale.
“Ritengo questo primo passo verso la riforma una base di partenza importante in vista dell’impegnativo lavoro delle prossime settimane che attenderà il Governo, il Parlamento e la Commissione tecnica di nomina governativa. Il giudizio è sicuramente positivo -spiega Claudio Zago, presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano -. La sfida che ci attende è impegnativa e sarà necessario cercare di trovare un punto d’incontro per tutte le realtà coinvolte. Ma mai come oggi siamo vicini ad una riforma del nostro sistema fiscale, e ciò non va sprecato”.
Le linee guida fissate all’interno del testo sono in gran parte coincidenti con le priorità che la categoria, rappresentata dal Consiglio Nazionale dei commercialisti, ha indicato nel proprio Manifesto per la riforma fiscale. Tra queste ci sono la richiesta dell’abrogazione dell’Irap, il ripristino dell’equità orizzontale e verticale dell’Irpef, l’avvicinamento tra bilancio civilistico e fiscale, ed ancora una riscossione più efficiente e meno costosa, la codificazione tributaria e l’elevazione al rango costituzionale dei principi fondamentali dello Statuto del contribuente, un rapporto fisco-contribuenti più equilibrato e un sistema sanzionatorio più proporzionale.
A mancare è invece la parte dedicata agli incentivi alle aggregazioni di attività di minori dimensioni con riferimento alla riorganizzazione delle attività di lavoro autonomo e della determinazione opzionale per cassa dei redditi delle società tra professionisti. “Riteniamo questi punti importanti, perché offrirebbero una spinta importante e non più rinviabile allo sviluppo di servizi professionali sempre più competitivi e adeguati alle richieste di mercato”, conclude Zago.